1998: mentre nel mondo la gente era incollata agli schermi TV per i mondiali di calcio, mentre in Europa nasce ufficialmente la moneta unica Europa e mentre il film “Titanic” sbancava ai botteghini di mezzo mondo, ottenendo la cifra record di 11 premi Oscar, a Castello di Cisterna nasceva la Pro loco “Castrum”. L’idea di perseguire una missione “pro-loco” sorge in maniera spontanea da un gruppo di amici, dall’impegno di giovani professionisti di Castello di Cisterna, mossi dalla volontà di veder crescere il proprio territorio, valorizzare la storia e la cultura locale, mettersi in gioco per realizzare quell’incontro tra vecchio e nuovo in cui si concretizza la nostra identità personale e comunitaria. E così, da quell’avventura entusiasmante, da quel gruppo di amici che si riuniva presso la sede della CISL, che gentilmente li ospitava fino a sera tardi, sono nate le prime iniziative che hanno portato nel nostro paesino la manifestazione “APRITI SESAMO”, con cui Castelcisterna è entrata di diritto nel circuito del Maggio dei Monumenti napoletano. Sono iniziate le ricerche sulla nostra Abazia, sulla storia locale, e sul recupero delle tecniche di lavorazione della pietrarsa. Sotto l’egida del primo presidente, l’architetto Raffaele Castaldo (in carica dal 1998 al 2000), e poi della prof.ssa Maria Chiara Chirollo (in carica dal 2000 al 2002), ha visto la luce il progetto per i patti territoriali “La Pietrarsa, tecniche di lavorazione e recupero”, un’iniziativa che ha coinvolto gli studenti, i soci, e vari cittadini, guidati alla scoperta di un’arte antica, la pietrarsa, dai maestri Antonio Panno e Luigi Minichino. Il decennio del 2000 ha visto la pro loco protagonista di tante iniziative, dalla passeggiata ecologica alle visite guidate per i borghi campani, i musei napoletani e le rilevanze architettoniche ed artistiche del nostro territorio. Come dimenticare il gemellaggio con la città di Cerreto Sannita, o le visite alla scoperta dell’agro nolano?E nel frattempo la nostra associazione otteneva, nel 2004, i primi volontari per il Servizio Civile Nazionale, assieme alla sede, tanto agognata, in via Passariello. Anno di grandi vittorie, sotto la presidenza dell’architetto Andrea Di sena (in carica fino al 2012): proprio contestualmente alla sede la pro loco ottiene anche la gestione della Biblioteca comunale, che non aveva mai avuto degna collocazione. Finalmente il patrimonio librario, accresciuto nel tempo proprio grazie alla proloco, viene catalogato, reso fruibile, valorizzato, soprattutto con la creazione di un fondo di storia locale. E proprio alla storia locale sono dedicate varie pubblicazioni, come “Passaggio a Castello di Cisterna”, frutto del primo anno di progetto del SCN. Nell’ambito della biblioteca, intitolata al concittadino Arcangelo Di Sena, poi nascono le iniziative “Il libro in piazza” e “Incontri d’autore”, che hanno portato a Castello di Cisterna nomi come Antonella Cilento, Angelo De Serpis, Agnese Palumbo, grazie alla collaborazione con la libreria Guida di Nola, e, in anni più recenti, nell’ambito della biblioteca è nata la collaborazione con “Nati per leggere” Campania. E sempre di più intorno alla biblioteca si sono catalizzati eventi anche di risonanza nazionale, come il laboratorio di lettura per gli studenti della scuola media, creato nell’ambito della rete di biblioteche della Provincia di Napoli. La nostra associazione ha sempre promosso, d’altra parte, la diffusione della cultura e dell’arte sotto tutti i punti di vista: numerose le mostre fotografiche, tra cui spicca quella sui portali, o ancora i corsi sulla lavorazione della pietra e sulla scultura tenutisi presso l’Istituto De Gasperi. Fiore all’occhiello nel calendario annuale delle iniziative è sicuramente il Concerto di Natale, nato il 26 Dicembre 2001 e giunto alla XVII edizione, un’iniziativa che trova la sua collocazione nella splendida cornice dell’Abazia settecentesca, e che ha promosso la cultura musicale classica, ma anche moderna, gospel, jazz. Il Concerto coniuga il tentativo di aggregare la comunità durante le feste con la solidarietà, dal momento che è nato come serata di beneficenza, ed ha contribuito da subito e in modo concreto al restauro delle tele settecentesche, opera pregevole del pittore Vincenzo De Mita. Dopo diversi anni le tele, trafugate da ignoti alla fine degli anni ottanta, hanno rivisto la luce grazie alla tenacia delle associazioni locali e al lavoro instancabile della proloco, che ha curato anche la conferenza in cui è stata presentata la prima opera restaurata.Con l’avvento dell’attuale presidente, Ferdinando Calabrese (in carica dal 2013), una nuova pubblicazione ha visto la luce, ovvero la ristampa anastatica del libro “Note storiche su Castello di Cisterna” dell’abate Raffaele Napoletano, a cui sono stati dedicati contributi, un convegno e, dulcis in fundo, la prima edizione del nostro “Premio Letterario CastrumCisternae”, intitolato a concittadini illustri come il dottor Giuseppe Panico e l’abate Napoletano, giunto oramai all’ottava edizione, un premio che, nato con la collaborazione preziosa di Gianni Ianuale, Liana Guadagni, Anna Mucerino, Anna Maria Rosati e della scuola “De Gasperi”, richiama qui a Catelcisterna poeti da tutta Italia, e che ci riempie d’orgoglio, impreziosendo il nostro Maggio. Il premio, che prevede una sezione speciale scuole, si pone anche l’alto obiettivo di riconoscere e gratificare giovani eccellenze, per le quali ha previsto come premio, negli ultimi anni, accanto alla targa ufficiale, buoni acquisto per libri. Una particolare attenzione, naturalmente, va alla nostra scuola, che partecipa con numerosi alunni alla manifestazione.
La pro loco “Castrum” è rappresentata nel Consiglio Regionale dal presidente Ferdinando Calabrese, e da sempre ha vissuto in modo attivo la sua appartenenza a quest’ente, anche attraverso la collaborazione con altre proloco del territorio,( in modo particolare la proloco di Cicciano ) , con le quali ha creato il periodico “Pro-muoviamoci”. Importante anche la collaborazione con l’associazione Meridies di Nola, grazie alla quale ha visitato e studiato il villaggio preistorico nolano.
Oggi la proloco continua la sua azione di sentinella del territorio, pronta ad operare per valorizzare la storia, la tradizione, il folklore della nostra terra. D’altra parte “pro loco” vuol dire, dal latino, a favore del territorio, e per portare avanti questa missione la nostra associazione, che non persegue fini di lucro e si autofinanzia, ha bisogno del sostegno della cittadinanza, degli enti, delle istituzioni. Fondamentale è stata l’iscrizione alle Associazioni di promozione Sociale della Campania, i protocolli d’Intesa con la scuola, e, naturalmente, l’adesione al Servizio Civile che, ancora oggi, dopo 14 anni, fornisce nuova linfa ai nostri progetti grazie all’energia e alle idee dei giovani volontari. Attualmente continuiamo l’esperienza già avviata nei progetti di SCUOLA VIVA, nel campo dell’arte e dello sport, contro la dispersione scolastica;abbiamo in cantiere, grazie all’iniziativa “Garanzia Giovani”, una schedatura dei registri parrocchiali e nuove pubblicazioni sulla storia locale, convinti che fare politica, nel senso più alto del termine, sia favorire e vivere la partecipazione alla vita pubblica.